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Lifestyle

Si ottengono più benefici correndo o camminando? Tutti i vantaggi del trekking

Published by
Marco Garghentino

C’è chi preferisce correre e chi camminare, ma quale di queste due attività fa meglio alla salute? Dipende dai casi, ma è appurato che camminare può stressare meno il fisico e produrre effetti migliori. Ecco perché il trekking è la soluzione ideale

Camminare o correre, correre o camminare? Questo è il dilemma.

Tra chi è solito praticare dell’attività fisica c’è chi predilige la corsa e chi invece considera migliore una bella camminata.

Quale delle due soluzioni è quella ideale? La risposta può essere il trekking.

Corsa o camminata? Vada per il trekking

Correre e camminare sono due attività fisiche che rientrano nella stessa macro-famiglia e che possiedono alcune caratteristiche comuni e altre differenti.

Scegliere tra l’una e l’altra è solitamente un fatto personale, oltre che condizionato da diversi fattori (dalla forma fisica al tempo che si ha a disposizione, ecc…).

Una bella camminata è garanzia di benessere e può far meglio di una corsa | Immagine Unsplash @Joel & Jasmin Førestbird – Montagneracconta.it

Rispondere perciò alla domanda se sia meglio correre o camminare, non è sempre così facile, sebbene esistano alcuni fattori che giocano più a vantaggio della camminata che della corsa.

Camminare è infatti un’attività maggiormente sostenibile a lungo termine e che permette di stressare meno le articolazioni, producendo anche effetti sulla salute mentale.

Non solo. Camminare regolarmente consente anche di gestire il proprio peso corporeo e di ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Una serie di vantaggi che tendono quindi a farla preferire alla corsa, uno sport sicuramente più impegnativo e probante.

Per questo, possiamo dire che il trekking è un’attività ideale per chi vuole perseguire tutti i risultati appena elencati.

Il trekking è infatti una forma di camminata dinamica, più divertente e appagante. La risposta perfetta alla domanda “meglio camminare o correre?”.

Camminare è una garanzia di benessere

Camminare non è semplicemente un’attività fisica, ma rappresenta una pratica che promuove il benessere a livello fisico e mentale.

Spesso, si tende a confondere i concetti di “esercizio fisico” e “attività fisica”, tuttavia, vi è una sottile distinzione semantica tra i due.

L’esercizio fisico si caratterizza come una serie strutturata di movimenti ripetitivi, mirati a migliorare la forma fisica.

Al contrario, l’attività fisica comprende qualsiasi movimento corporeo che comporti un consumo energetico.

In pratica, mentre la corsa rientra nell’ambito dell’esercizio fisico, il camminare è considerato un’attività fisica.

Questa distinzione è fondamentale per comprendere le diverse influenze che entrambe le modalità di movimento hanno sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Perdere peso con il trekking

Uno studio condotto presso il Lawrence Berkeley National Laboratory della California ha messo in discussione la convinzione comune per cui correre permetterebbe di perdere maggior peso rispetto al camminare.

I ricercatori hanno infatti confrontato la perdita di peso tra corridori e camminatori dopo circa sei mesi di attività fisica regolare.

Sorprendentemente, hanno scoperto che camminare a passo veloce o correre per una distanza di 11 miglia (circa 17 km) alla settimana produceva risultati simili in termini di perdita di peso.

L’unica differenza significativa era il tempo impiegato per raggiungere questo obiettivo, con i camminatori che richiedevano ovviamente più tempo per completare la stessa distanza.

Tuttavia, un altro studio, che ha coinvolto un ampio campione di partecipanti, ha rivelato una tendenza diversa.

Tra circa 16.000 camminatori e quasi 30.000 corridori, i ricercatori hanno notato che i corridori tendevano a essere più magri e a mantenere il peso più facilmente dei camminatori.

Questo risultato è stato supportato anche da osservazioni sul comportamento alimentare post-esercizio.

Dopo aver completato la propria sessione di allenamento, i corridori sembravano mostrare un minor appetito rispetto ai camminatori.

Questo ha portato i camminatori a consumare circa 50 calorie in più di quelle bruciate durante l’attività fisica, mentre i corridori tendevano a assumere circa 200 calorie in meno di quelle bruciate durante la corsa.

L’analisi dei livelli sanguigni ha rivelato che i corridori avevano una maggiore concentrazione di un ormone chiamato peptide yy, noto per sopprimere l’appetito, rispetto ai camminatori.

Questo potrebbe spiegare perché chi corre tende a mangiare meno dopo l’esercizio rispetto a chi cammina.

Ciò detto, praticare regolarmente del trekking può essere un’ottima soluzione per perdere peso, divertendosi.

Quando si pratica dell’attività fisica non bisogna esagerare: camminare permette di preservare le articolazioni | Immagine Unsplash @Sébastien Goldberg – Montagneracconta.it

Trekking a supporto della salute cardiovascolare

È appurato che la corsa sottopone il cuore a uno stress più intenso rispetto alla camminata.

Un fatto studiato da alcuni ricercatori nel 2013, attraverso l’analisi di 50.000 soggetti, e che li ha portati a constatare come i soggetti che sono soliti camminare riducono sensibilmente il rischio di sviluppare delle malattie cardiovascolari rispetto a chi resta inattivo, ma anche a chi corre.

Sebbene la corsa offra benefici evidenti per la salute cardiovascolare, la pratica quotidiana della camminata, con un livello di sforzo energetico simile, sembra quindi offrire vantaggi ancora maggiori in termini di riduzione del rischio di malattie cardiache.

Questi risultati suggeriscono che il tipo di attività fisica e il suo impatto sulla salute cardiovascolare possono essere influenzati da una serie di fattori che vanno oltre semplici considerazioni sul livello di intensità dell’esercizio.

Camminare fa meglio alle articolazioni

Durante la corsa si applica una pressione significativamente maggiore sul piede rispetto alla camminata.

Ciò rende la corsa un’attività ad alto impatto, con movimenti che possono essere paragonati ai balzi dei cavalli.

Durante la corsa, entrambi i piedi si sollevano dal terreno e il contatto avviene solo con l’avampiede, che assorbe l’impatto e provoca un maggiore stress sulle articolazioni degli arti inferiori.

È quindi comprensibile che disturbi come tendiniti, fasciti plantari, fratture e metatarsalgie siano comuni tra i corridori.

Pertanto, se si desidera impegnarsi nella corsa in modo continuativo, è consigliabile consultare preventivamente un medico specializzato per valutare eventuali controindicazioni.

D’altra parte, la camminata può essere una valida alternativa, con discipline come l’escursionismo, il trekking urbano o il nordic walking che possono essere considerati degli ottimi sostituti alla corsa, avendo un impatto meccanico inferiore sulle articolazioni.

Camminare aiuta la mente

È innegabile che sia la camminata che la corsa possano contribuire al benessere della salute mentale.

Entrambe queste forme di movimento offrono benefici significativi, tra cui la riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology ha dimostrato che la camminata all’aperto può abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e migliorare l’umore.

Non solo. Camminare può stimolare anche la produzione di endorfine, che sono sostanze note per migliorare il benessere psicologico.

Sia la corsa che la camminata possono poi aumentare la fiducia in se stessi e agire come un tranquillante naturale contro varie dipendenze, poiché promuovono il controllo degli impulsi.

Inoltre, entrambe queste attività fisiche possono portare a benefici tangibili anche in termini di acutezza mentale, concentrazione e coordinazione.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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