Corde da arrampicata, ecco come pulirle senza rovinarle

Disporre della giusta attrezzatura è fondamentale in montagna e altrettanto importante è effettuare sempre la corretta manutenzione. Questo include anche il lavaggio delle corde da arrampicata. Vediamo come pulirle senza commettere errori e quali sono i consigli degli esperti

 

Sicurezza e massimo rendimento dei materiali. Sono due concetti fondamentali in montagna, quando si parla di attrezzatura.

Molto passa per la manutenzione degli strumenti che si è soliti utilizzare, comprese le corde da arrampicata.

Affinché esse siano sempre in ordine e pronte all’uso, occorre che vengano mantenute in ottimo stato, a partire dalla pulizia. Il lavaggio delle corde da arrampicata non è infatti banale e merita una doverosa attenzione.

Vediamo quali procedimenti seguire per non sbagliare e quali sono i consigli degli esperti.

Pulizia delle corde da arrampicata: cosa fare

Lavare correttamente le proprie corde da arrampicata permetterà di allungarne la vita di utilizzo, garantendo sempre la massima sicurezza e performance quando le si usa.

Corda da arrampicata su una parete
Immagine | Unsplash @BrookAnderson – Montagneracconta.it

Le corde sono infatti forse l’elemento che finisce col subire maggiormente l’aggressione degli agenti esterni, quali polvere, sabbia, sale, pioggia, neve e persino residui di ossido metallico derivanti dal freno e dallo scorrimento sui moschettoni.

Per questo, pulire periodicamente le proprie corde da arrampicata aiuterà di sicuro a mantenerle sane e resistenti, preservandone quindi performance e sicurezza.

Fondamentale però è eseguire il lavaggio nella maniera corretta, senza rischiare di danneggiarle erroneamente usando prodotti sbagliati o seguendo pratiche assolutamente da evitare.

Il primo consiglio è quindi quello di attenersi sempre il più scrupolosamente possibile alle norme di lavaggio indicate dallo stesso produttore delle corde che si vuole pulire, tenendo sempre a mente alcune regole fondamentali.

Innanzitutto, è giusto ricordare che le corde da arrampicata possono essere lavate sia a mano che in lavatrice, con alcune eccezioni.

Il lavaggio a mano prevede l’immersione della corda in una bacinella riempita con acqua tiepida e un detersivo specifico (usare solo prodotti indicati per il lavaggio delle corde, ndr), dove deve essere poi lasciata per circa un quarto d’ora, badando a spazzolarla con le apposite spazzole vendute per la pulizia delle corde.

Fatto ciò, il passaggio successivo prevede una fase di risciacquo con abbondante acqua, seguito da una fase di asciugatura da eseguire all’aria aperta o comunque lontano da fonti di calore (il consiglio è quello di stendere le corde all’ombra e lasciarle asciugare a temperatura ambiente, ndr).

Il lavaggio in lavatrice richiede, invece, un’attenzione ancora maggiore.

Prima regola da seguire è quella di preparare la propria lavatrice, facendole fare un ciclo di lavaggio a vuoto, così da eliminare ogni residuo di detersivo rimasto eventualmente nella lavatrice stessa (il consiglio è quello di impostare un ciclo a vuoto di 60°C, senza aggiunta di detersivi ovviamente, ndr).

Passando al lavaggio vero e proprio delle corde, bisogna fare attenzione a selezionare un ciclo che prevede l’uso di acqua tiepida (massimo 30°C, ndr) e utilizzare soltanto detersivi specifici per la pulitura delle corde.

Il ciclo di centrifuga deve essere breve ed effettuato al minimo dei giri (meglio 400, ndr), mentre per l’asciugatura valgono le regole sopra descritte.

Da evitare assolutamente è l’uso dell’asciugatrice, la quale potrebbe danneggiare le corde.

Oltre che un corretto lavaggio, altrettanto importante è anche una giusta manutenzione delle proprie corde. D’altronde, prevenire è sempre meglio che curare.

Quando vi trovate in montagna il consiglio è quindi quello di avere sempre con voi un telo porta corda, così da evitare di lasciarla a contatto diretto con il suolo.

Nel caso in cui la corda si dovesse bagnare durante un’arrampicata, fondamentale è distenderla e lasciarla asciugare all’ombra (la luce diretta del Sole potrebbe seccarla, ndr). Mai riporla direttamente nello zaino se umida (quando possibile, ndr).

Utile può essere anche utilizzare dei guanti per far sicura, così che la corda possa mantenersi più pulita in fase di utilizzo.

Molto importante è anche non dimenticarsi mai per giorni la corda in auto o abbandonarla in una stanza umida.

È sempre meglio pulirla e riporla ordinatamente al proprio posto.

I consigli dell’esperto

Vediamo ora quali sono alcuni consigli formulati da un vero esperto della montagna: Marco Vallesi.

Scalatore si aggiusta la propria imbragatura
Immagine | Unsplash @BrookAnderson – Montagneracconta.it

Intervistato da Planet Mountain, la Guida Alpina e Presidente della Commissione Tecnica Formazione Lavori in Fune ha fornito qualche dettaglio davvero interessante per quanto riguarda la pulizia delle corde da arrampicata:

“La cura parte prima di tutto dalla prevenzione. È buona cosa utilizzare sempre un telo o un sacco che, oltre a essere utile per trasportare le corde, serve anche a proteggerle dal suolo, dove si può trovare della sabbia, terra, polvere o schegge di roccia e anche altri materiali pericolosi come vetri. Il contatto diretto con parti taglienti di rocce mentre si arrampica è un altro fattore che può danneggiarle. Le corde vanno pulite in acqua fredda o tiepida, facendole passare nell’apposita spazzola cilindrica che possiamo acquistare direttamente insieme alle corde stesse. Questa serve a eliminare le particelle di sabbia e ridurre la probabilità che si introducano tra le maglie della calza. Lasciare a bagno una corda senza spazzolarla, invece, è poco efficace. Anzi, facilita la penetrazione dei cristalli tra i filamenti, quasi fino ad arrivare all’anima”.

Un corretto lavaggio permette di eliminare anche le impurità più piccole e all’apparenza innocue, ma in realtà molto pericolose.

“La sabbia si compone di cristalli sfaccettati che, per effetto della compressione sulla roccia, tagliano i nano-filamenti del nylon durante lo scorrimento della corda stessa sulla superficie di appoggio, rovinandola. Lo sporco superficiale deve essere rimosso attraverso il lavaggio, possibilmente poco dopo l’utilizzo, soprattutto in funzione del posto dove uno decide di andare ad arrampicare. Un esempio? Se c’è arenaria e quindi possibilità di micro-rocce taglienti, è meglio pulirla subito”.

Altro consiglio, come anticipato nel paragrafo precedente, è quello di prestare sempre la massima attenzione ai detergenti usati in fase di lavaggio.

“Vorrei suggerire anche di fare attenzione a cloro, solventi e disinfettanti. Durante il periodo della pandemia, per esempio, bisognava disinfettare tutto e molti tendevano a utilizzare alcuni disinfettanti molto forti, Bisogna sapere che il cloro danneggia però il nylon. Sebbene il contatto delle corde da arrampicata con queste sostanze avvenga raramente, potrebbe accadere di appoggiare delle corde vicino a dei solventi e questo semplice gesto potrebbe finire con il rovinarle”.

Per questo, prima di avventurarsi in un’arrampicata, una regola che deve sempre essere rispettata è quella di verificare scrupolosamente lo stato delle corde che si andranno a utilizzare.

“Un conto è la manutenzione e un conto è la verifica del dispositivo prima dell’uso. Quando si va ad arrampicare, si passa sempre tra le mani la corda, facendo una verifica tattile. Magari può essersi danneggiata per la caduta di un sasso o per lo sfregamento su una roccia ed è importante accorgersene in tempo. Bisogna controllare se ci sono tagli, filamenti recisi, se la circonferenza della corda è intatta e soprattutto se si vede l’anima della corda. In questo caso o se si ha un dubbio, non va utilizzata”.

Con la sicurezza in montagna non si scherza, motivo per cui un controllo in più non è mai tempo perso ed è sempre meglio di un controllo in meno.

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