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Cultura

I gatti hanno più di 200 espressioni facciali: lo dice la scienza

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Giulia De Sanctis

Scopri la ricchezza del linguaggio dei gatti: dalle 276 espressioni facciali, ai benefici del contatto con loro

Altro che animali imperscrutabili e poco socievolii gatti comunicano le loro intenzioni, ostili o amichevoli, usando ben 276 espressioni facciali, probabilmente evolute negli oltre 10.000 anni di convivenza con l’uomo.

Le espressioni sono state contate da due ricercatrici dell’Università della California, a Los Angeles, analizzando i video registrati in un CatCafè, un locale dove gli avventori hanno la possibilità di interagire con decine di felini.

Lo studio sulle espressioni facciali dei gatti

Lo studio, pubblicato sulla rivista Behavioural Processes, è nato da un’idea di Lauren Scott, una studentessa di medicina che, per un intero anno accademico, ha filmato le espressioni facciali che i gatti del CatCafè rivolgevano ai loro simili in assenza degli umani quando il locale era chiuso.

Foto | Pexels @Dominika Roseclay – Montagneracconta.it

 

L‘esperimento ha prodotto 194 minuti di videoregistrazioni, che la ricercatrice ha poi esaminato con l’aiuto della psicologa evoluzionista Brittany Florkiewicz cercando di codificare tutti i movimenti dei muscoli facciali dei felini, esclusi quelli legati alla respirazione, alla masticazione, allo sbadiglio e ad altre azioni simili.

E’ così emerso che i gatti hanno 276 espressioni facciali diverse, molte più di quanto si fosse ipotizzato finora (considerato che animali estremamente sociali come gli scimpanzé ne hanno 357).

Ogni espressione combina circa quattro dei 26 movimenti facciali unici di cui i gatti sono capaci, come labbra socchiuse, mascella abbassata, pupille dilatate o ristrette, battiti di ciglia, leccate del naso, baffi protratti o retratti e varie posizioni delle orecchie. In confronto, gli esseri umani hanno 44 movimenti facciali unici, mentre i cani ne hanno 27.

La grande maggioranza delle espressioni dei gatti filmate durante lo studio erano amichevoli (45%) o aggressive (37%), mentre il restante 18% era ambiguo.

Le espressioni amichevoli sono quelle che i gatti usano per avvicinarsi ad un altro gatto o a una persona in modo pacifico.

Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi rivolti verso l’altro individuo, pupille normali o leggermente dilatate e testa inclinata verso destra. A volte i gatti fanno anche una lenta chiusura delle palpebre, che è un segno di fiducia e affetto.

Le espressioni aggressive sono quelle che i gatti usano per intimorire o attaccare un altro gatto o una persona. Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi allontanati dall’altro individuo, pupille ristrette e testa inclinata verso sinistra. A volte i gatti emettono anche dei suoni minacciosi, come ringhi, sibili o soffi.

Infine le espressioni ambigue sono quelle che i gatti usano quando non sono sicuri di come comportarsi o di cosa provare.

Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi in posizione neutra, pupille molto dilatate e testa dritta. A volte i gatti si leccano il naso o sbattono le palpebre rapidamente, che sono segni di nervosismo o frustrazione.

Perché è importante conoscere il linguaggio dei felini

Questa ricerca ci mostra che i gatti sono animali molto comunicativi, che usano il loro viso per esprimere le loro emozioni e le loro intenzioni. Questo ci aiuta a capire meglio il loro comportamento e a migliorare la nostra relazione con loro.

Foto | Pexels @Pixabay – Montagneracconta.it

 

Se sappiamo interpretare le espressioni dei gatti, possiamo sapere quando sono felici, quando sono arrabbiati, quando hanno paura, quando vogliono giocare, quando vogliono essere lasciati in pace. Possiamo anche rispondere alle loro richieste di attenzione o di coccole, e mostrare loro il nostro affetto.

I gatti sono animali meravigliosi, che ci regalano momenti di gioia e di tenerezza. Imparare a parlare la loro lingua è un modo per entrare in sintonia con loro e rendere la nostra convivenza più armoniosa e piacevole.

Giulia De Sanctis

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