Silence therapy, cos’è e quali sono i suoi benefici

Vediamo nel dettaglio la silence therapy, una forma di terapia che ha conosciuto la fama grazie alla sponsorizzazione di moltissimi influencer

La “silence therapy” è una pratica adottata da numerose celebrità, tra cui Gwyneth Paltrow, per favorire la concentrazione e ridurre i livelli di stress e ansia. I suoi benefici, tuttavia,secondo i suoi più grandi sostenitori, non si limitano solo alla mente. Esploriamo insieme in cosa consiste e come abbracciare appieno i vantaggi della silence therapy.

Silence therapy, tutto quello che bisogna sapere a riguardo della terapia degli influencer

La “silence therapy” promuove l’immersione consapevole nel silenzio, con l’obiettivo di eliminare o almeno ridurre al minimo i rumori circostanti. I suoi benefici spaziano dalla sfera mentale a quella corporea. Questa pratica non solo favorisce la consapevolezza di sé e allevia lo stress e l’ansia, ma contribuisce anche a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e a prevenire malattie cardiovascolari.

La sua esecuzione è semplice, richiede, infatti, solo pochi minuti e uno spazio tranquillo dove sentirsi a proprio agio, assicurandosi di non essere disturbati.

Meditazione in silenzio al lago
Immagine | Pixabay @SimonSkafar – Montagneracconta.it

In un mondo sempre più immerso nel caos, in cui la tranquillità è spesso difficile da trovare a causa dell’aumento dell’inquinamento acustico, la silence therapy si rivela un balsamo per la mente e il corpo. Immersi costantemente in musica, rumori televisivi, traffico automobilistico e voci altrui, spesso trascuriamo come questi suoni di sottofondo possano minare la nostra serenità. Gli esperti sottolineano che il silenzio ha un impatto positivo sulla salute fisica e mentale, dimostrando che ridurre il rumore contribuisce al nostro benessere psicofisico. Non sorprende, quindi, che la terapia del silenzio stia guadagnando popolarità, diventando una pratica adottata anche da celebrities come Gwyneth Paltrow, Gisele Bundchen e Lupita Nyong’o, che regolarmente si concedono ritiri spirituali immersi nel silenzio.

Ma che cos’è esattamente la silence therapy? La silence therapy, nota anche come terapia del silenzio, è ampiamente praticata nella medicina naturale e spesso associata a tecniche di meditazione. Essa consiste nel dedicare alcuni minuti al silenzio, senza essere disturbati da rumori cittadini o dispositivi elettronici.

In questa forma di terapia, il silenzio funge da strumento per permettere ai pazienti di riflettere, concentrarsi, esplorare i propri pensieri o emozioni, o semplicemente per trovare un momento di serenità e consapevolezza. L’efficacia di questa pratica può variare in base al contesto e alla persona coinvolta.

Spesso, quando si parla di terapia del silenzio, ci si limita a pensare alla completa assenza di suoni. Tuttavia, questa pratica non si esaurisce solo in questo concetto. Infatti, la terapia del silenzio può essere sperimentata anche ascoltando suoni rilassanti e piacevoli, come quelli della natura (come l’acqua che scorre o il fruscio del vento), musiche delicate che favoriscono la distensione mentale o persino il cosiddetto “rumore bianco” (white noise), spesso utilizzato come rimedio per migliorare la qualità del sonno.

Come si pratica la terapia del silenzio?

La silence therapy offre molteplici approcci, rendendola versatile e apprezzata da diverse persone. Si adatta alle esigenze di ognuno, mantenendo comunque i suoi benefici. Un aspetto notevole è che bastano anche solo 5 minuti per praticarla, rendendola accessibile anche a chi ha poco tempo a disposizione.

Tuttavia, per coloro che possono permetterselo, si consiglia di dedicare almeno 45 minuti a questa pratica. Può essere svolta comodamente in una stanza silenziosa e priva di distrazioni a casa, oppure immergendosi nella natura, che sia un bosco, una campagna o la riva del mare.

Durante la pratica della terapia del silenzio, è essenziale spegnere o mettere in modalità silenziosa tutti i dispositivi elettronici. Molte persone integrano questa terapia nei brevi intervalli della giornata, come durante la colazione, che preferiscono svolgere in solitudine, specialmente nelle prime ore del mattino per avviare positivamente la giornata.

Nei momenti di silenzio, è possibile optare per la meditazione mindfulness, esercizi di respirazione consapevole o concentrarsi sull’ambiente circostante, soprattutto se ci si trova immersi nella natura.

Ecco gli step essenziali per praticare questa terapia:

  1. Eliminare il sottofondo. Abituarsi al costante chiacchiericcio nelle orecchie, che sia musica, la TV accesa per “compagnia” o un podcast, può interferire con il rilascio del cervello e persino influenzare l’autocontrollo, secondo uno studio dell’Università del Colorado e della Brigham Young University. Riservarsi almeno mezz’ora al giorno senza tecnologia può essere benefico.
  2. Praticare il silenzio interiore. A volte il rumore è interno. Le tecniche di respirazione aiutano a gestire lo stress interiore, permettendo di mantenere la calma. Chiudere fuori i rumori esterni non basta per garantire la vera pace; è essenziale calmare la mente.
  3. Mettersi in ascolto di se stessi. Il silenzio interiore consente di ascoltare la voce interiore, prestando attenzione ai pensieri di fondo, riflettendo senza distrazioni e praticando un distacco sano dalle preoccupazioni.
  4. Passeggiare (senza auricolari). Anche una breve passeggiata, con il cellulare spento, aiuta a sentirsi più presenti. Concentrarsi sulle sensazioni fisiche della camminata favorisce la calma e la consapevolezza, aiutando a filtrare i rumori di fondo anche in centro città.
  5. Liberarsi dal peso delle parole. La terapia del silenzio può rinvigorire relazioni come quelle di coppia o amicizie di lunga data. Godersi la vicinanza senza bisogno di parole per qualche minuto al giorno può riscoprire il piacere di essere insieme, promuovendo l’intimità al di là delle esigenze verbali.

Un sondaggio del 2006 ha rivelato che anche un breve periodo di silenzio di almeno 2 minuti ha un impatto significativo nel ridurre la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Questo studio è seguito a un’analisi condotta nel 2003, nella quale è stato sottolineato che l’esposizione prolungata a un ambiente rumoroso è correlata ad aumenti nella frequenza cardiaca e nella pressione sanguigna.

In effetti, questa pratica si dimostra un valido sostegno per chi soffre di ipertensione. La silence therapy risulta altresì ottimale per promuovere la distensione muscolare, in quanto riduce la produzione di cortisolo, un ormone che spinge alla contrazione muscolare.

Le ricadute positive della silence therapy non si limitano al corpo. Infatti, quando la mente è libera da disturbi sonori esterni, si manifesta una maggiore capacità di concentrazione. Questo beneficio si riflette positivamente nel lavoro, nello studio, nelle relazioni e in molti altri ambiti. Inoltre, l’esposizione prolungata a rumori fastidiosi può provocare stress mentale e un eccessivo rilascio di cortisolo.

Il silenzio, al contrario, può contribuire a ridurre la produzione di cortisolo, incentivando l’ormone della felicità, la serotonina. Questa quiete mentale favorisce una gestione più efficiente dell’energia, incoraggiando una prospettiva più calma. Il silenzio funge da invito al rallentamento, permettendo di osservare gli eventi circostanti in modo più attento e sviluppando una maggiore consapevolezza. Questo processo potenzia la capacità di concentrarsi, accrescendo così la consapevolezza di sé e degli altri.

Il silenzio può agire come un preventivo contro l’insonnia. Concedersi momenti di tranquillità e silenzio durante il giorno può favorire un sonno più riposante e sereno. Questo si verifica grazie alla capacità del silenzio e della calma di ridurre la tensione, promuovendo un senso più profondo di benessere e relax.

 

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