Alto Adige, 6 tradizioni da conoscere

Vuoi scoprire quali sono le tradizioni e le usanze più belle e caratteristiche dell’Alto Adige? Ecco la lista perfetta per te

Ancora oggi, nell’intero territorio dell’Alto Adige, perdurano antiche consuetudini e tradizioni. Pratiche contadine, popolari e religiose tramandate da generazioni e variabili da località a località, possono essere esplorate e sperimentate dai visitatori durante il loro soggiorno in Alto Adige. Per tutti coloro che vogliono scoprire queste incredibili e affascinanti tradizioni e usanze della regione, ecco una guida per capire quali sono quelle da scoprire assolutamente.

Tradizioni e usanze dell’Alto Adige: ecco quali sono le più belle

Sono poche le regioni nel mondo dove è stato possibile preservare le tradizioni e la cultura antica. La popolazione dell’Alto Adige si è dimostrata particolarmente abile in questo, mantenendo vive le usanze che altrove rischiavano di scomparire. Le feste popolari, i prodotti tipici altoatesini, i canti, le melodie, le antiche leggende e il dialetto offrono un viaggio affascinante attraverso gli aspetti più distintivi dell’intero Alto Adige. Vediamo quali sono le tradizioni e le usanze più importanti di questa regione.

Costumi tipici dell’Alto Adige

Esempi emblematici della tradizione altoatesina includono i caratteristici costumi locali (noti come “Die Tracht”) sia per uomini che per donne, entrambi distinti per la loro meticolosa cura dei dettagli e l’uso delle stoffe. Il costume femminile tradizionale prevede una camicetta bianca di lino con ricami al tombolo, un corpetto, una gonna di Wiefling (un tessuto misto di lana e lino) o di loden, calze lavorate all’uncinetto e scarpe nere. Come alternativa alla Tracht, le donne possono optare per il Dirndl, un costume tradizionale che nel tempo si è adattato ai tempi moderni, evitando corpetti stretti e gonne pesanti, privilegiando un abbigliamento più pratico. Il costume maschile tipico include una camicia di lino o cotone, un gilet (con il colore che varia a seconda del luogo di provenienza), bretelle bordate di lana, pantaloni lunghi in loden o corti fino al ginocchio, spesso in pelle (questi ultimi accompagnati da bretelle in cuoio), calzini lunghi e scarpe di cuoio scuro con lacci laterali. I costumi tradizionali altoatesini sono ancora indossati oggi durante le celebrazioni religiose, le feste popolari, i matrimoni e i periodi di lutto.

Costumi in Alto Adige
Costumi in Alto Adige | Pixabay @LorenzoT81 – Montagneracconta

L’artigianato artistico

L’artigianato artistico dell’Alto Adige include sicuramente l’arte dell’intaglio del legno, una pratica indiscussa e originaria della Val Gardena, rinomata sia in Italia che in Europa per le sue forme espressive uniche; un esempio tangibile sono le affascinanti statue in legno della Val Gardena. L’arte dell’intaglio del legno ha avuto origine quando l’agricoltura non era più sufficiente come unica fonte di sostentamento, quindi gli abitanti della Val Gardena cominciarono a creare strumenti in legno per lavorare nei campi. In seguito, gli scultori iniziarono a dedicarsi alla produzione di opere d’arte sacra, come crocifissi, statuette e presepi, dimostrando una straordinaria maestria nelle forme. La lavorazione del legno è diventata quasi un simbolo distintivo dell’Alto Adige, tanto che è stata istituita un’associazione chiamata UNIKA, che ogni anno, nel mese di settembre, organizza a Ortisei una mostra delle sculture in legno della Val Gardena.

Il fuoco del Sacro Cuore di Gesù

Una tradizione di grande importanza nell’Alto Adige, risalente al 1796, emerge in quei tempi in cui le truppe di Napoleone I invasero il Tirolo. I difensori della libertà, desiderosi di ottenere buoni auspici per la tanto agognata vittoria, si rivolsero al Sacro Cuore di Gesù. Andreas Hofer, eroe della libertà tirolese, una volta uscito vittorioso dalla battaglia a Berg-Isel contro le truppe franco-bavaresi, rinnovò il voto, dando così inizio a una celebrazione importante e significativa che ancora oggi palpita nei cuori delle persone. Perciò, circa a metà giugno, la prima domenica dopo il Corpus Domini, se vi trovate in Alto Adige, guardate verso il cielo. Tra le vette delle montagne potrete ammirare grandi cuori infuocati che illuminano le notti estive, ricordando un impegno, quello fatto al Sacro Cuore di Gesù.

Le sagre di paese

La tradizionale festa di paese legata al “Kirschtamichl” è un elemento distintivo della Val Pusteria. Le celebrazioni hanno inizio in maggio e si protraggono fino alla fine dell’estate. Durante i tre giorni di festa, viene eretto un maestoso albero al cui vertice è collocato il bambolotto raffigurante il “Michl”. Più imponente è l’albero, maggiore è il prestigio del paese. Un gruppo di abitanti è incaricato della difesa dell’albero, preservandolo dagli “attacchi” dei vicini di altri paesi, che seguono la tradizione di tentare di rubare il Kirschtamichl. Alla conclusione delle celebrazioni, l’albero viene abbattuto e il tronco viene assegnato come primo premio di una lotteria, ambito da tutti gli abitanti per utilizzare la legna durante l’inverno, per riscaldare le loro case.

Sagre Alto Adige
Sagre Alto Adige | Pixabay @MayaJane – Montagneracconta

Le bande musicali

Quasi tutti i villaggi e le città dell’Alto Adige, per quanto piccoli, vantano la propria banda musicale, con una media di 44,3 membri volontari, uomini e donne, che si esibiscono fino a 150 volte l’anno per animare la vita sociale locale. Le bande musicali sono un aspetto intrinseco della cultura altoatesina, con un totale di 221 bande distribuite nei 116 comuni della provincia. La partecipazione dei giovani è particolarmente significativa, poiché desiderano preservare questa antica tradizione musicale, radicata nella cultura del territorio. Un fattore chiave per questo coinvolgimento giovanile è il sostegno di programmi dedicati ai giovani, l’accesso agli strumenti musicali e l’insegnamento locale, spesso necessario poiché le scuole di musica sono distanti e sovente sovraffollate. Le bande musicali, con i loro distintivi costumi legati alle tradizioni locali, impreziosiscono ogni evento, sia sacro che profano, con un vasto repertorio che spazia dal folclore alla musica sacra e classica, includendo arie liriche, operette e composizioni dei grandi maestri del passato.

Festa del raccolto e “Kirta Michl”

Gli abitanti dell’Alto Adige mantengono vive le loro radicate usanze e tradizioni fino ai giorni nostri. Due celebrazioni di rilievo caratterizzano l’intera provincia: le processioni per la Festa del Raccolto e le sagre patronali del Ringraziamento, conosciute anche come “Kirta” (da “Kirchweihfest”). L’importanza dell’agricoltura è ancora evidente, motivo per cui la Festa del Ringraziamento per il Raccolto è così significativa in Alto Adige. Ogni anno, in ottobre, si tiene una solenne processione accompagnata dalla banda musicale, per ringraziare per i frutti della terra e augurare un clima favorevole per l’anno successivo. Le sagre patronali si distinguono per il loro spirito festoso. Durante queste celebrazioni, si possono gustare le specialità altoatesine, mentre i musicisti intrattengono i ballerini e il divertimento è sempre protagonista. Il momento clou di queste feste è il “Kirta Michl”, un pupazzo di stoffa vestito con abiti tradizionali, posto in cima a un albero, che sovrintende alle festività con allegria e gioia.

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